"La decisione di arrivare a firmare un accordo separato senza la Cgil è un grave errore". Lo afferma la Filt Cgil a proposito dell'accordo separato raggiunto in Lombardia per il problema degli ex lavoratori del servizio notte delle Fs. "Sbagliata a prescindere - secondo il sindacato - la via 'regionale' promossa da Fs per la vertenza dei treni notte.

Dunque, il sindacato nazionale di categoria condivide "la decisione di Cgil e Filt Lombardia di non sottoscrivere l'accordo in Regione Lombardia, con cui si ipotizza un piano di ricollocazione occupazionale incerto e precario per i 157 lavoratori lombardi licenziati l'11 dicembre a seguito del pesante taglio dei treni notte deciso dal governo e dalle Fs". Lo stesso accordo era stato criticato nei giorni scorsi anche dagli operai che occupano la torre alla stazione di Milano.

Un accordo che "complica ulteriormente, anzi rischia di inasprire e certamente non concorrere a risolverla, una vertenza nazionale che vede tuttora privi di lavoro in Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio e Sicilia quasi 550 degli oltre 880 lavoratori addetti, fino all'11 dicembre, ai servizi appaltati sui treni notte di Trenitalia", afferma la Filt Cgil.

"Per risolvere davvero la vertenza dei treni notte - conclude la Filt - è necessario l'avvio, ormai urgente, di un confronto nazionale che, oltre Fs e il nuovo gestore dei servizi di accompagnamento nei collegamenti Francia-Italia, coinvolga il ministero dei Trasporti per la revisione dei servizi e il riattestamento dei treni nazionali su Torino, Milano e Nord-est, e il ministero del Lavoro e le Regioni interessate per pianificare la concreta e trasparente ricollocazione di tutto il personale".