"Meglio una tassa sul fumo che il ticket sulla malattia" e per questo sono "incomprensibili le resistenze del governo ad accettare la proposta". E' il giudizio della Cgil sull'ipotesi di recuperare le risorse attraverso una nuova accisa sui tabacchi cancellando cosi' l'applicazione dei nuovi ticket sanitari previsti dalla manovra.

'La richiesta delle Regioni - afferma il responsabile delle olitiche della salute, Stefano Cecconi - di compensare l'abolizione dei super ticket da 10 euro per ricetta con un aumento dell’accisa sulle sigarette, pari a 20/25 centesimi, è condivisibile".

Per il sindacalista di corso d'Italia, probabilmente è esagerato presentarla come una efficace misura di prevenzione: "Semmai potrebbe essere un disincentivo a un'abitudine poco salutare, comunque è senza dubbio più accettabile che colpire i cittadini che devono sottoporsi a visite e a esami medici".

Per questo, conclude Cecconi, "restano incomprensibili le resistenze del governo ad accettare la proposta, che risolve un problema che lo stesso ha creato ritirando i finanziamenti già previsti dal Patto per la Salute".