"Tutti siamo Spider Truman",  e non ne possiamo più di questo modo di governare e gestire il potere. Le denunce sui social network delle malefatte della casta da parte del precario licenziato da Palazzo Chigi possono piacere oppure no, ma centinaia di migliaia di persone, soprattutto giovani, si stanno mobilitando.

È un fatto, politico, che gli italiani non ne possano più di Berlusconi e del suo governo, delle impunità affannosamente ricercate dalla maggioranza, delle manovre economiche a senso unico, della responsabilità richiesta solo ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Per carità, occorre che tutti si facciano carico di una situazione al limite della bancarotta.

La gente, però, si domanda perché
la prima misura che entra in vigore sia la reintroduzione del ticket sanitario che tocca i più deboli, i malati, gli anziani. E si dà una risposta: è lo scandalo di una classe politica (possiamo comunque riconoscere all’opposizione di avere assunto una posizione diversa) che difende se stessa dai processi e sfugge alla giustizia, che conserva prebende e privilegi, con emendamenti fatti passare nottetempo, come al solito.

Tutto ciò, mentre Spider Truman e con lui milioni di precari del pubblico e del privato vengono espulsi o tenuti ai margini di un lavoro decente e stabile. E ora anche la mazzata della manovra economica, aggravata dalla scarsa credibilità che il nostro governo ha sui mercati. Basta, Berlusconi se ne deve andare il più presto possibile, e con lui Tremonti, Brunetta, Sacconi, il governo intero che non ha saputo dare una risposta che è una alla crisi.

Governo tecnico? Elezioni nel marzo 2012? Lo decidano maggioranza e opposizione, lo decida soprattutto il capo dello Stato nel quale abbiamo una fiducia illimitata. Ma si faccia presto. Il paese non può vivere sotto il ricatto continuo di un premier debole e cialtrone. E magari sotto le minacce di imprenditori come Marchionne, al quale fa difetto il senso di responsabilità nei confronti dei suoi dipendenti e dell’intero sistema produttivo italiano.