"Non è la prima brutta notizia che abbiamo. In ogni caso non ci arrendiamo, continuiamo la nostra battaglia per la verità". Così Giuliano Giuliani, il padre di Carlo, il giovane ucciso in Piazza Alimonda il 21 luglio del 2001, ha commentato con l'Agi la sentenza della Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo che ha assolto l'Italia dalle accuse di avere responsabilità nella morte del giovane.

"Dal punto di vista legale - ha spiegato Giuliani - c'è un'ultima possibilità che sarà una causa civile contro chi ha sparato. Non c'è altra possibilità. Mi auguro che nessuno ci venga a dire che vogliamo rifarci su un povero carabiniere. Lo scopo della causa civile - ha spiegato Giuliano Giuliani – è avere un dibattimento processuale. L'unica cosa che non hanno ritenuto degna di un processo è stata l'omicidio di Carlo. E' vergognoso. Negli altri processi alcuni pezzi di verità sono usciti. Pensiamo alla Diaz e persino nella sentenza del processo ai manifestanti è stato detto che molti avevano reagito a cariche violente ngiustificate dei carabinieri, mettendo in luce l'assurdità del comportamento delle forze dell'ordine in quei giorni. Questa sentenza è un motivo in più per essere a Genova in quei giorni, a maggior ragione perché quest'anno ricorrono i dieci anni dal G8 del 2001 e queste date - ha concluso Giuliani - hanno un significato".