"Mettere un tetto ai maxi stipendi di banchieri e manager e avviare un processo di assunzioni nel settore". E’ quanto affermato da Agostino Megale, segretario generale della Fisac Cgil, nel presentare nel presentare le linee guida su cui rinnovare il prossimo contratto del credito al direttivo Nazionale della categoria.

Il sindacalista ha messo in evidenza che "è ormai giunto il tempo non solo di mettere un tetto ai maxi stipendi di banchieri e top manager ma di ridurre quella forbice che vede i salari dei lavoratori dipendenti bloccati al palo da anni mentre sono cresciute le diseguaglianze e le iniquità anche nel tempo della crisi".

In quest’ambito, ha aggiunto, "si è delineata la necessità di costruire una piattaforma unitaria con tutti gli altri sindacati in cui mettere al centro, insieme alla difesa del salario reale dall’inflazione reale, un progetto per l’occupazione capace di superare la precarietà affermando concretamente un’idea di lavoro stabile e tutelato nel pieno rispetto del contratto nazionale del settore".

Inoltre, ha sottolineato, "abbiamo l’ambizione di immaginare un piano per trenta-quarantamila giovani, tra stabilizzazioni e nuove assunzioni, con l’obiettivo di dare certezza e stabilità alle nuove generazioni e contemporaneamente far in modo che anche le banche diano il loro contributo allo sviluppo dell’economia e dell’occupazione, mettendo al primo posto - ha concluso - il lavoro e la crescita e non solo i profitti dei banchieri".