"Agli inizi di aprile 2010 gli sfratti a Bologna erano già 600 (sono stati 1600 in tutto il 2009). Ogni giorno in Tribunale si discutono 30/35 casi di sfratti esecutivi per morosità, oltre 250 famiglie si trovano in condizioni precarie e provvisorie per aver perso la casa. Il 90% degli sfratti avviene per morosità. Siamo all'emergenza: la crisi colpisce duro e il primo problema diventa come pagare l'affitto della casa". A descrivere il quadro sono Cgil, Cisl e Uil di Bologna che, insieme ai sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat hanno incontrato i parlamentari del territorio per descrivere la situazione e sollecitare un intervento sul problema della casa e degli sfratti.

I sindacati hanno chiesto: "che non vengano tagliate ulteriori risorse al fondo di sostegno per gli affitti, come invece prevede la manovra del Governo (si pensi che nel 2000, quando è stato istituito c'erano 360 milioni di euro a fronte di 70.000 richieste; oggi il fondo è di 98 milioni di euro a fronte di 320.000 domande!); un intervento fiscale sulla tracciabilità dei pagamenti e con misure a favore dei locatari e degli inquilini che favoriscano l'emersione del nero".

"In considerazione dell'emergenza sociale che il tema della casa rappresenta in particolare in una situazione di grave crisi economica come quella che sta vivendo il nostro Paese - scrivono ancora i sindacati bolognesi - la senatrice Ghedini si è impegnata a presentare un quesito al ministro delle Infrastrutture per sollecitare la convocazione urgente di una audizione dei Segretari Generali dei sindacati degli inquilini e ad intervenire nei confronti del Sen.Azzolini, presidente della Commissione Programmazione Economica e Bilancio, per modificare 'la manovra' nella parte che riguarda il taglio delle risorse del fondo di sostegno per gli affitti".