Gli alti dirigenti di polizia condannati dalla corte d'appello di Genova per i fatti di Genova alla scuola Diaz nel 2001 dovrebbero dimettersi o essere sospesi dagli incarichi "per una questione di lealtà ai principi della democrazia". Lo sostiene il "Comitato Verità e Giustizia per Genova".

"Già all'epoca del rinvio a giudizio
avevamo chiesto la sospensione dei dirigenti imputati, a tutela della dignità e credibilità della polizia di Stato - afferma il Comitato - Alcuni dirigenti sono stati invece addirittura promossi e oggi si trovano a coprire incarichi delicati e di altissimo livello con il peso di condanne di secondo grado molto gravi e in aggiunta l'interdizione dai pubblici uffici. Le dimissioni o la sospensione dagli incarichi ci sembrano a questo punto una questione di lealtà ai principi della democrazia, oltre che l'unico segnale chiaro da inviare a tutti i cittadini affinché episodi del genere non si ripetano. E attendiamo ancora le scuse da parte dei vertici dello Stato".

"Ci sono voluti nove anni
e due sentenze, ma alla fine il tribunale di Genova ha dato forma giuridica a una verità storica che già conoscevamo: alla scuola Diaz il 21 luglio 2001 furono violati i corpi, le leggi, la Costituzione, l'idea stessa dello stato di diritto. Un orrore incompatibile con la nozione di democrazia" sottolinea ancora il Comitato Verità e Giustizia di Genova.


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