Il dato sui redditi diffuso oggi (8 aprile) dall'Istat 'fotografa una situazione di forte difficoltà delle famiglie ma va considerata la consistente attenuazione del processo di erosione del reddito disponibile nel corso del 2009, con l'ultimo trimestre dell'anno stazionario o solo marginalmente decrescente'. Lo afferma in una nota Confcommercio, sottolineando che 'ciò porta a ipotizzare che la fase acuta della crisi è effettivamente superata, mentre la ripresa stenta ancora a manifestarsi pienamente'.

'Alla luce di queste evidenze - proseguono i commercianti - il confronto tra riduzione dei consumi (-1,8%) e riduzione dei redditi reali (tra il 2,3% e il 2,7%, secondo le nostre stime), indica che le famiglie italiane hanno fatto tutto il possibile per difendere i propri livelli di benessere e non hanno ceduto a eccessive preoccupazioni, nonostante la crescita della disoccupazione. Per questo - concludono - assume un rilievo ancora maggiore la necessità della riforma fiscale: la riduzione strutturale delle aliquote legali, accompagnata da un'efficace azione di contrasto all'evasione e all'elusione nonché dalla riduzione degli sprechi nella pubblica amministrazione, migliorerebbe non solo le aspettative delle famiglie sulla formazione di reddito futuro ma ridurrebbe anche gli incentivi all'evasione fiscale. E questo sarebbe un valido contributo per avviare il paese su un sentiero di crescita piu' robusta e duratura'.