“Quella definita dal ministro Brunetta è una riforma che non produrrà effetti concreti sulla qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni; questo lo si può tranquillamente evincere dalla lettura del decreto legislativo attuativo della legge 15: una riforma tutta concentrata sulla gestione degli apparati amministrativi, fortemente intrisa da logiche burocratiche e ossessivamente attente a produrre una “nuova” amministrazione pubblica gerarchizzata e senza nessuna concreta attenzione per i bisogni dei cittadini che, invece, chiedono maggiore qualità nei servizi e garanzie nell’esigibilità dei diritti di cittadinanza”. E’ quanto afferma in una nota la segretaria nazionale della Fp Cgil autonomie locali, Rossana Dettori.

“La prova provata di tutto ciò -
prosegue Dettori - è che anche nelle fasi preparatorie all’applicazione di quella controriforma la discussione e gli approfondimenti rispetto ai futuri assetti si sviluppa senza la partecipazione né del sindacato confederale, quello cioè che tiene insieme bisogni dei cittadini e garanzie di tutela dei lavoratori né, tanto meno, delle associazioni di rappresentanza degli utenti. Alla Fp Cgil - sottolinea la nota - spiace che a questa logica assolutamente involutiva non si sottragga almeno l’Anci, quell’associazione, che prima di tutte dovrebbe tener conto di queste due indispensabili prospettive: i cittadini che fruiscono dei servizi e i lavoratori che quelle prestazioni garantiscono”.

“Incomprensibile - aggiunge la dirigente sindacale -,
sotto questo profilo, l’incontro pubblico organizzato dall’Anci e avente come oggetto “la rilevazione delle performance dei Comuni che si terrà oggi (4 febbraio) a Roma. E’ una falsa partenza; e come tutte le false partenze andrebbe annullata. Come si può, conclude Dettori, parlare di performance, di servizi e qualità nella loro erogazione senza il sindacato dei lavoratori e senza i cittadini?