L’Ufficio sindacale “Troupes” di Slc Cgil ha indetto per domani, martedì 19 gennaio, lo sciopero nazionale dei lavoratori del settore cine-audiovisivo, per protestare contro la modifica apportata al “testo unico della radiotelevisione” che riporterebbe alla completa liberalizzazione degli obblighi di produzione e investimento a carico di tutti i fornitori di contenuti (broadcasters gratuiti e a pagamento, privati e pubblici su qualunque piattaforma incluso il satellite).

Afferma Emilio Miceli, segretario generale della sigla di categoria: “Il governo si sta assumendo la responsabilità di colpire la produzione italiana dopo avere drasticamente tagliato le risorse per il cinema. È un colpo a un settore che in questi anni ha dimostrato grande capacità creativa e professionale. È ancora un colpo – conclude il sindacalista – a una libera concorrenza tra emittenti e questo diventa un oggettivo danno per la nostra credibilità”.

"Stiamo registrando in queste ore adesioni in tutta Italia", spiega Umberto Carretti, coordinatore dell'ufficio sindacale troupes di Slc-Cgil. "Lo sciopero investirà tutti i turni di lavoro: sono a rischio i set di tv, cinema e spot. I
produttori sono al nostro fianco in questa battaglia".

Tra le adesioni c'è anche quella della troupe impegnata nelle riprese del nuovo film di Silvio Muccino, Un altro mondo, tratto dall'omonimo romanzo di Carla Vangelista (Feltrinelli) e sul set in questi giorni in Kenya. Lo annuncia lo stesso sindacato in una nota.

In occasione dello sciopero si terranno anche tre sit-in di protesta, tutti a Roma: alle ore 10 davanti alla sede Mediaset di viale Aventino; alle 12.30 davanti alla sede Rai di viale Mazzini; alle 15 davanti alla sede Sky in via Salaria 1021.