Dal Vaticano arriva una nuova dura critica al Ddl Sicurezza, una legge che "incentiva un allarmante degrado della mentalità". A parlare n un'intervista su 'La Stampa' è l'arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti,

"Noi come Chiesa - sottolinea Marchetto - dobbiamo dire ciò che in coscienza riteniamo ingiusto e pericoloso. La prospettiva che ci si apre dinnanzi porterà molti dolori e difficoltà a persone che già per il fatto di essere irregolari si trovano in una situazione di precarietà e sofferenza".

L'aspetto che preoccupa di più l'arcivescovo è la criminalizzazione dei migranti, indicata come "il peccato originale" che rivela "tendenze anticristiane". L'estensione a sei mesi della permanenza nei centri di espulsione, avverte, "avrà gravi conseguenze per coloro che saranno detenuti". E aggiunge: "E' inconcepibile, poi, la tassa di duecento euro per ottenere il permesso di soggiorno. Vi sono tante persone che devono gia' pagare senza avere ancora ricevuto una risposta alla loro precedente richiesta".