Il fascismo è di nuovo in marcia? Se lo chiede il quotidiano britannico The Guardian, che ha girato la domanda a un gruppo di storici, dopo che nelle elezioni europee non solo il Labour è crollato, ma ha suscitato clamore il risultato del British National Party (Bnp), formazione di estrema destra xenofoba capeggiata da Nick Griffin, che ha ottenuto due eurodeputati e si è attestato intorno al 6%.

Per Eric Hobsbawm, uno degli studiosi che hanno risposto al Guardian, il problema però è un altro. “La caratteristica più sorprendente di queste elezioni non è la minaccia di estrema destra – argomenta Hobsbawm -, anche se è chiaro che esiste uno spostamento a destra, e che i governi di centro-destra faranno più concessioni all’estrema destra. La vera storia è la crisi della sinistra”. Per lo storico inglese accadde lo stesso nel 1930, “quando l'effetto della Depressione fu quello di rafforzare la destra e annullare la sinistra – il Labour si ridusse a 50 deputati nel 1931. In seguito la sinistra tornò ad aumentare, ma non sono ottimista sulla possibilità che accada di nuovo”. Per Hobsbawm, infatti, “i partiti socialdemocratici di tutta Europa sono in declino. Un declino non così drammatico come quello dei comunisti di una generazione fa, ma comunque marcato. La sinistra europea si appoggiava su una classe operaia che non esiste più nella sua vecchia forma, e per recuperare deve trovare una nuova ragione d’essere e un nuovo elettorato. Questo può essere difficile". Hobsbawm ricorda che la sinistra è in difficoltà in tutto il mondo: il Labour nel Regno Unito, i socialisti francesi, i democratici italiani. “I socialisti spagnoli, uno dei pochi partiti di sinistra che hanno preso voti negli ultimi anni, sono scivolati come gli altri. La Spd in Germania non è andata malissimo, come previsto, ma non supera il 20%, e queste perdite non sono compensate dai voti della Nuova Sinistra. Abbiamo visto la demoralizzazione della sinistra francese e un certo grado di disintegrazione della sinistra in Germania. Perciò – conclude Hobsbawm – i socialdemocratici avranno bisogno di una nuova visione e una nuova base sociale”.

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