Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dall’Inca, il patronato della Cgil in collaborazione con l’associazione Progetto diritti sul decreto flussi. E’ la prima volta che succede. La Cgil e il patronato Inca avevano infatti presentato il ricorso contro il decreto flussi 2008 alla fine dell’anno.

La decisione inedita
è stata spiegata durante una conferenza stampa prima di Natale alla quale hanno partecipato oltre alla segretaria confederale della Cgil Morena Piccinini e Piero Soldini, coordinatore politiche immigrazione Cgil, anche gli avvocati Vittorio Angiolini e Luca Santini che hanno curato l'impugnazione al Tar, il Tribunale regionale del Lazio per ottenere l'annullamento parziale del decreto flussi per l’anno 2008.

Il patronato della Cgil ha preso questa decisione perché in base alla struttura dell’ultimo decreto flussi stabilito dal governo non è possibile rispettare la delega e il mandato che migliaia di lavoratori immigrati e di datori di lavoro immigrati hanno dato alle loro strutture per ottenere il nulla osta per le assunzioni di lavoratori immigrati. Gli avvocatio hanno spiegato che l’ultimo decreto flussi introduice norme restrittive e in particolare in contraddizione con il Testi unico sull’immigrazione.

Uno dei motivi di critica riguarda per esempio il riferimento alla Carta di soggiorno e ai tempi strettissimi durante i quali i datori di lavoro immigrati dovranno presentare le loro domande (entro il 3 gennaio). L’avvocato Angiolini ha spiegato che i datori di lavoro stranieri che pur in possesso del titolo per lungo soggiornanti dovessere omettere entro il 3 gennaio 2009 di manifestare il proprio interesse all’assunzione perderebbero il diritto di assumere il lavoratore a suo tempo richiesto”.

In sostanza, secondo gli avvocati
dell’Inca Cgil le norme che sono state introdotte nel decreto flussi sono inutilmente restrittive e appaiono perfino discriminatorie nei confroti dei datori di lavoro stranieri. Viisto che ora il Tar ha accolto il ricorso, si aprono scenari inediti e prima di tutto è quasi scontato che si dovrebbero riaprire i termini del decreto flussi.