“L’elemento prioritario che sta di fronte a noi è come far sì che la fase di crisi e la fase recessiva non siano utilizzate dalla Confindustria e dal governo per chiudere il cerchio definendo una modifica dell’assetto delle relazioni sociali, che vuole dire anche una modifica della funzione e del ruolo della rappresentanza sociale nel nostro paese. Mi pare che questo sia l’obiettivo esplicito che viene avanti dal pubblico impiego, dalla Confindustria, fino ad arrivare al Libro Verde”. A dirlo è il segretario generale della Fiom Gianni Rinaldini, nel corso del forum “L’inchiesta, la condizione dei lavoratori e la trasformazione della società”, tenutosi a Roma martedì 28 ottobre e pubblicato oggi su Liberazione: “C’è un legame profondo tra quello che è avvenuto sul lavoro e le vicende nella finanza di questi giorni, dove si è affermata un’idea di sviluppo su base planetaria che è composta da una parte di processi di deregolazione del lavoro, di redistribuzione della ricchezza al profitto e alla rendita, e di precarizzazione del lavoro, sorretta nello stesso tempo dai processi di finanziarizzazione che hanno sostenuto i consumi e la domanda”.