Bentrovati allascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Davide Colella. Lavoro da morire. Drammatico incidente a Roma in un palazzo di Piazza Santi Apostoli. Il portiere dello stabile, tentando di sbloccare lascensore bloccato tra due piani, ha perso lequilibrio ed è precipitato nel vuoto. Secondo losservatorio indipendente di Bologna si tratta della 653esima vittima dallinizio dellanno. Furgoni fermi. Proseguono gli scioperi a sorpresa nelle sedi piemontesi di Amazon di Marene e Brandizzo. Alla vigilia del "Black Friday" dello shopping, la protesta degli addetti alla distribuzione merci del colosso dell'e-commerce per ottenere ritmi più umani e maggiore attenzione sulla sicurezza. Ancora in stallo. Resta tesa la trattativa con cui governo e sindacati cercano di evitare la cessione del sito Whirlpool di Napoli. Ieri, alla ripresa del confronto a Roma, la multinazionale ha ribadito che il sito di via Argine non è sostenibile e vanno trovate soluzioni alternative. Ai nostri microfoni Barbara Tibaldi della Fiom nazionale. (sonoro) Giustizia è fatta. Licenziamento illecito e ritorsivo. È la sentenza emessa dal Tribunale del Lavoro di Trento che ha condannato un'azienda della Valsugana che opera nel comparto legno per avere licenziato un proprio dipendente, "punito" per aver testimoniato in favore di una collega in un processo fra l'impresa e la donna. Trattori sulle strade di Francia. Grande adesione alle manifestazioni degli agricoltori proclamate dai sindacati di categoria transalpini. Al centro della mobilitazione i bassi prezzi di vendita delle materie prime e gli accordi di liberalizzazione commerciale, firmati dalla Francia e dall'Unione, che determinano un aumento delle importazioni alimentari da paesi extra europei. Fino alla fine. Sugli scaffali per Mondadori il romanzo di Angelo Mellone sull'Ilva di Taranto. Il servizio di Stefano Milani Una storia ambientata in un futuro non troppo lontano, in cui sembra che la cronaca faccia irruzione nella narrazione. C'è un governo di centro-sinistra, l'abbandono di Ilva da parte di un colosso siderurgico franco-indiano. Un ministro del lavoro che va in fabbrica a fronteggiare la contestazione. Ci sono le ipotesi di cedere l'impianto a un colosso cinese o in ultima istanza la nazionalizzazione. C'è un gruppo di amici che si rincontra dopo tanto tempo e nei loro discorsi fa breccia la presa d'atto dei fallimenti e dei compromessi vissuti da chi  ha fatto lotta politica negli anni Settanta e Ottanta. Una storia di amore e odio. Per Taranto ma anche per il più grande impianto siderurgico d'Europa. Un progetto che ha rappresentato un sogno di sviluppo del Mezzogiorno da anni sull'orlo dell'abisso. È tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it