Bentrovati all’ascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Giorgio Sbordoni. Mobilitazione. Cgil, Cisl e Uil indicono tre manifestazioni nazionali, il 10, 12 e 17 dicembre a Roma, per chiedere un cambio di passo sulla manovra. Il servizio di Stefano Milani. Sulla manovra, Cgil, Cisl, Uil apprezzano la disponibilità del governo e la ripresa del dialogo, ma ritengono insufficienti le risorse messe in campo sui capitoli della piattaforma unitaria. I risultati ottenuti sono il frutto dell’enorme partecipazione di lavoratori, pensionati e giovani alle iniziative di piazza. Per le confederazioni è necessario dare continuità alla mobilitazione, non solo per evitare peggioramenti e sollecitare miglioramenti del testo, ma anche per chiedere di avviare una stagione di riforme, da condurre in porto già nei prossimi mesi. Indette iniziative nei territori e tre manifestazioni - assemblee nazionali aperte - che si svolgeranno in Piazza Santi Apostoli a Roma. Il 10, il 12 e il 17 dicembre, sulle questioni del mezzogiorno, dell’industria, dei servizi e di uno sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello “sblocca cantieri. Per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, la riforma fiscale, il contrasto all’evasione. E ancora, un’effettiva rivalutazione delle pensioni, un welfare più giusto e una legge sulla non autosufficienza. Ancora in stallo. Resta tesa la trattativa con cui governo e sindacati cercano di evitare la cessione del sito Whirlpool di Napoli. Ieri, alla ripresa del confronto a Roma, a un mese dall'annuncio del congelamento delle operazioni di vendita della fabbrica, la multinazionale ha ribadito che il sito di via Argine non è sostenibile e vanno trovate soluzioni alternative. Per la Fiom non ci sono soluzioni fuori dall’accordo dell’ottobre 2018. Disponibili alla discussione, ma solo all’interno degli impegni sottoscritti. A secco. Oggi incontro al Mise sulla vertenza che coinvolge i lavoratori dello stabilimento della Bosch a Bari. L’azienda tedesca chiede 640 esuberi e ha annunciato una forte riduzione del personale in tutte le sedi a causa dello stop alla produzione di motori diesel. In concomitanza con il tavolo indetto uno sciopero di otto ore e un presidio davanti ai cancelli. Ai nostri microfoni Ciro D’Alessio, segretario della Fiom provinciale. (sonoro) 25 novembre tutti i giorni. Un’indagine condotta da progetto Viva e Istat svela che nel nostro Paese i centri antiviolenza, dati del 2017, erano 366, 1,3 ogni 100 mila donne. Nell'anno della rilevazione sono stati contattati da quasi 50 mila donne (e ne hanno prese in carico circa 32 mila). Seguiti anche 1214 uomini autori di violenza. Il 58,2 per cento del personale è volontario. Più forti dell'acciaio. Docufilm sull'impatto dell'industria siderurgica, un vero e proprio viaggio sulle conseguenze sociali e ambientali di una delle filiere produttive più controverse. Commissionato da Mani Tese, ong da oltre 55 anni impegnata per la giustizia sociale e ambientale nel mondo, alla regista Chiara Sambuchi, esplora tre luoghi simbolo: Taranto, Parà in Brasile e Duisburg in Germania, e dà voce a chi non si arrende: un contadino brasiliano, una pediatra italiana e un direttore di parco tedesco. Appuntamento questa sera alle 21 a Milano al Cinema Anteo. È tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it
Giornale Radio del Lavoro Edizione delle 11:00
A cura di Giorgio Sbordoni
28 novembre 2019 • 10:58