da Rassegna sindacale "Bene il confronto, ma è importante capire come proseguirà e quali saranno le decisioni che vorrà prendere il governo". Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell'incontro di oggi (25 luglio) con il premier Conte, alle agenzie di stampa. Il presidente del Consiglio ha annunciato due prossimi incontri: il 29 luglio sul Mezzogiorno e il 5 agosto sulle questioni del lavoro e del sociale. "Noi abbiamo una proposta complessiva di riforma fiscale - ha spiegato Landini -, che ha come obiettivo principale quello di ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati attraverso le detrazioni". Landini ha quindi sottolineato l'importanza di una lotta seria all'evasione, "anche per recuperare le risorse necessarie per far ripartire gli investimenti e creare occupazione". Per fare questo, servono anche "nuove assunzioni di professionalità specifiche all'agenzia delle entrate". La Cgil ribadisce la profonda contrarietà a "condoni più o meno mascherati". Nel nostro Paese, a suo avviso, "c'è un problema di concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Il nostro obiettivo è quello di portare a casa risultati per i lavoratori, ovvero la gente che rappresentiamo". Da parte sua, al tavolo il governo "ha dichiarato che una proposta sulla riforma fiscale ancora non c'è. Hanno deciso di avviare questi confronti, ce ne sarà un altro il 29 luglio sul Sud e uno il 5 agosto sul lavoro e le questioni sociali. Sono incontri propedeutici a definire la legge di stabilità, altri sono previsti a settembre. Il governo ha detto che, dopo aver ascoltato le parti sociali, avanzerà le sue proposte e si confronterà su quelle". Insomma, il modo di procedere "è una novità positiva", per Landini, ma "la differenza la fanno le cose che vengono decise". Il segretario è tornato sull'incontro precedente con Salvini al Viminale. "Intanto facciamo questi incontri - ha detto -, poi bisogna che nell'esecutivo si mettano d'accordo. Non vogliamo discutere con i singoli ma con il governo". In particolare, "ci hanno detto che fino a settembre una posizione del governo non c'è. Io rispetto la forma: oggi ho parlato con il presidente del Consiglio, alla fine valuteremo quello che nel suo insieme il governo ci proporrà". Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, aspetta "i testi scritti" per "vedere se si fa una riforma che va nella direzione dell'equità e una finanziaria che non penalizza il lavoro". Per il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, "diminuire il cuneo fiscale significa rafforzare le buste paga dei lavoratori. Il tema del lavoro deve essere al centro delle proposte: le tasse vanno abbassate a chi le ha sempre pagate".