Ci occupiamo dei quasi due milioni di lavoratori pagati sotto i minimi fissati dai contratti nazionali dei sindacati confederali. Arrivano a guadagnare anche il 25/30% in meno rispetto al dovuto. Addirittura nel comparto tessile, e in particolare al Sud, il taglio arriva quasi al 50% visto che unoperaia a libro paga di un contoterzista ogni mese anziché 1.000-1.200 euro ne guadagna appena 5-600. Meno dellindennità di cassa integrazione o - se preferite - meno del Reddito di cittadinanza. Un fenomeno che allo Stato costa 3 miliardi di euro lanno. Ai nostri microfoni si sono alternati ospiti provenienti da territori e realtà diverse del Paese. In studio con noi Manola Cavallini, dellUfficio contrattazione della Cgil Nazionale.