da Rassegna sindacale Dal Congresso appena concluso a Bari con lelezione di Maurizio Landini a segreterio generale della Cgil alla manifestazione con Cisl e Uil per dare un segnale forte di dissenso al governo e proporre soluzioni alternative rispetto a quelle contenute nella legge di bilancio varata da poche settimane. Di questi temi ha parlato il segretario confederale della confederazione, Nino Baseotto, intervistato da RadioArticolo1. Il congresso di Bari ha detto il dirigente sindacale ha dimostrato che la Cgil è unorganizzazione capace di discutere e ha confermato il pluralismo di un soggetto che, se non fosse appunto plurale, con oltre cinque milioni e mezzo di iscritti non sarebbe credibile. Un sindacato, insomma, unito e plurale e anche con un solido radicamento identitario: appena eletto segretario generale, Maurizio Landini, ha partecipato a un'assemblea dell'Anpi a bari e poi, nel giorno di chiusura del congresso, è andato a visitare il Cara del capoluogo pugliese. Antifascismo e antirazzismo ha sottolineato Baseotto , alla base dellidea di un paese accogliente e solidale. E poi un terzo tratto che sottolineerei, in forte continuità con la segreteria precedente: quello della necessità di una contrattazione inclusiva, con il conseguente bisogno di un profondo cambiamento e rinnovamento nell'organizzazione. La contrattazione inclusiva labbiamo lanciata nella conferenza di organizzazione del 2015: è ora è tempo di dare una decisa accelerata a questa scelta. Nel suo discorso programmatico Landini ha anche sottolineato la centralità delle Camere del lavoro. Commenta Baseotto: È levoluzione logica delle scelte che abbiamo fatto nella preparazione del congresso. In questo percorso le Camere del lavoro sono state coinvolte come mai era successo prima, a partire dallascolto di Susanna Camusso per arrivare all'indicazione di Maurizio Landini come candidato segretario generale. Unorganizzazione fortemente attiva sul territorio e di cui è prova anche il sindacato di strada promosso dalla Flai: Un sindacato dove nessuno sta seduto alla propria scrivania ad aspettare che il lavoratore o il pensionato arrivino, ma un soggetto dove tutti escono dai palazzi e vanno incontro al lavoro. Unidea dinamica del fare sindacato e di realizzare davvero una contrattazione inclusiva. Tra i temi importanti emersi durante il congresso   oltre a quello del sindacato confederale come portatore di interessi complessivi del paese cè anche limportanza dellunità azione con Cisl e Uil: Lo abbiamo ribadito in termini espliciti osserva il segretario confederale :  serve una nuova e più forte stagione unitaria, nella quale si realizzi ununità sindacale vera, pur rispettando il pluralismo delle appartenenze, delle tradizioni e delle culture sindacali che le tre confederazioni rappresentano. E laccoglienza così positiva che questa idea ha trovato nei segretari generali di Cisl e Uil non si era mai registrata prima dora. Il primo banco di prova di questa unità sarà la manifestazione nazionale romana del 9 febbraio: Non sarà solo una mobilitazione contro sottolinea il dirgente Cgil , ma anche e soprattutto per sostenere le nostre proposte, con unidea del paese molto diversa da quella proposta dal governo in carica. Sappiamo che è una prova difficile, perché c'è un sentimento diffuso di sfiducia, di sospetto e, in alcuni casi, anche di più o meno velato consenso verso lattuale esecutivo. Sappiamo anche che una parte di iscritte e iscritti alla Cgil, ma anche a Cisl e Uil, alle elezioni del 4 di marzo hanno votato per le forze politiche oggi al governo. Ebbene: facciamo questa manifestazione non per dire loro che devono cambiare il proprio voto, ma che devono continuare a stare con noi, in ragione del fatto che le scelte concrete e di merito che lesecutivo giallo-verde sta facendo vanno contro i loro interessi e quelli del paese. Insomma: Non cè nessuna soluzione per il problema della povertà, non si supera la Fornero e non si dà una risposta convincente e strutturale al problema dei problemi: come creare lavoro. La manifestazione del 9 febbraio prevede un corteo che si concluderà a piazza del Popolo a Roma con i comizi dei tre segretari generali: Come al solito spiega Baseotto arriveranno pulmann e, speriamo, treni speciali. Puntiamo alla partecipazione forte di giovani, lavoratori, semplici cittadini e pensionati: di tutti coloro, insomma, che hanno a cuore il futuro del nostro paese. È importante rendersi conto che questa non è la solita manifestazione, ma la strada per un percorso importante e unitario a sostegno di proposte precise. Il governo conclude il sindacalista ha tutto il diritto di decidere ciò che più ritiene opportuno, ma ha anche il dovere di parlare con chi rappresenta oltre 12 milioni di persone.