Bentrovati allascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Davide Colella.   Giornata tragica. Due le vittime in ambito professionale in poche ore. In una cava di Montorio Veronese, un uomo di 52 anni è stato travolto da una pala meccanica. A Reggio Emilia un operaio è morto in seguito all'esplosione di un silos all'ex inceneritore. Domenica prossima lAnmil celebrerà in tutta Italia la 68a giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. Muro contro muro. A Roma grande adesione alla manifestazione unitaria degli edili liguri e piemontesi impegnati nella costruzione del Terzo Valico. La protesta, davanti al Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, contro la decisione del ministro Toninelli di bloccare il trasferimento delle risorse per il quinto lotto del corridoio ferroviario ad alta velocità che avrà come conseguenza immediata il licenziamento di 400 lavoratori. Ai nostri microfoni Massimo Cogliandro, segretario generale della Fillea Cgil piemontese. (sonoro) Sulla pelle di chi lavora. Giornata di sciopero alla Giorgio Fedon di Pieve dAlpago, in provincia di Belluno. La storica azienda di borse e accessori di pelletteria ha annunciato il licenziamento di un quarto dei 185 dipendenti. I sindacati chiedono soluzioni alternative per ripianare i conti garantendo i livelli occupazionali. L'ultima parola. Con 280 sì, 17 no e una scheda bianca i lavoratori Bekaert hanno accolto l'accordo siglato al ministero dello Sviluppo economico per la gestione della chiusura dello stabilimento di Figline Valdarno e l'avvio del percorso di reindustrializzazione. L'intesa prevede la produzione di cordino per pneumatici fino al 31 dicembre e un anno di cassa integrazione. Per la Fiom di Firenze, un risultato che dimostra la compattezza dei lavoratori sulle posizioni del sindacato. Cupe vampe. Diecimila persone sono state evacuate a causa di un incendio seguito da una serie di esplosioni in un deposito di munizioni nel Nord dellUcraina, a 170 chilometri da Kiev. Chiuso lo spazio aereo entro un raggio di 30 chilometri, insieme al traffico ferroviario e automobilistico. Si tratta del sesto grande incendio in tre anni che riguarda un deposito dellesercito ucraino, impegnato in un conflitto con i separatisti filo-russi nellEst del Paese. Memoria viva. 55 anni fa il disastro del Vajont. Il servizio di Stefano Milani. Era la sera del 9 ottobre del 1963 quando un'enorme frana staccatasi dal Monte Toc, al confine Friuli e Veneto, solleva un'onda devastante all'interno del bacino artificiale del Vajont. Buona parte degli abitanti della Valle del Piave sono nelle loro case, altri al bar a seguire la cronaca dellincontro di calcio tra Real Madrid e Glasgow Rangers. I 270 milioni di metri cubi di roccia caduti, provocano unonda di acqua e fango che uccide 1.917 persone. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi ha sottolineato come il disastro solleciti un'assunzione di responsabilità delle istituzioni a tutti i livelli, affinché gli standard di sicurezza siano sempre garantiti al massimo livello in ogni opera pubblica. Questa mattina i Vigili del Fuoco hanno ricordato quella notte con immagini depoca che testimoniano limpegno dei soccorritori che riuscirono a salvare dallincubo 70 persone. E tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it