Cgil Cisl Uil di Torino hanno aderito al progetto "Canavese Welfare - il cittadino al centro", presentato dall'Agenzia per lo Sviluppo del Canavese nell'ambito del Bando di Fondazione CRT "Welfare e Territorio" 2022.  Il progetto intende promuovere il “Welfare territoriale”, un'opportunità per il rilancio dell'economia locale. Attraverso la collaborazione e la progettazione tra i soggetti pubblici e privati l’obiettivo è quello di attuare un sistema di welfare ampio, in grado di integrare i servizi pubblici e i servizi realizzati dalle imprese sociali e dalle cooperative. Fermo restando che in questa integrazione di welfare pubblico e privato i soggetti pubblici mantengono un ruolo principale senza abdicare al privato o al terzo settore responsabilità proprie.

Per Angelica Liotine, responsabile Cgil dell’Alto Canavese, “mettere il cittadino al centro significa, nella visione della Cgil, impegnarsi nel creare un ambiente positivo dove vivere e lavorare e deve essere visto come strumento fondamentale per mantenere e attrarre eccellenze verso il territorio, indispensabili per la sopravvivenza del territorio stesso. Il Canavese è un luogo dove tutto ciò è possibile per la sua storia, per la sua cultura e per la sua morfologia. Tra vallate e paesaggi spettacolari rappresenta una punta di diamante del Piemonte”.

Qual è la sfida?

La sfida è consolidare e incrementare i benefici legati allo sviluppo del Welfare per imprese, lavoratori e lavoratrici e istituzioni pubbliche, facendo in modo di superare i perimetri delle imprese per generare impatti positivi anche a livello territoriale. La qualità della vita, il livello di benessere, la condizione socio-culturale, lo stato dell’economia e delle infrastrutture sono tutti elementi che fanno di un territorio un luogo attrattivo per la vita delle persone e per la permanenza delle imprese. Il Canavese comprende 162 Comuni della Città metropolitana di Torino, che si snodano dal Ciriacese all'Eporediese, passando per il Chivassese e le valli di Lanzo.

La struttura imprenditoriale è costituita essenzialmente da micro-imprese che rappresentano il 95,4% del totale. Per quanto riguarda i settori di attività, è predominante il commercio (22,8%), seguito dai servizi, in particolare orientati alle imprese (18%). A causa della crisi pandemica, il mercato del lavoro locale ha subito una contrazione rispetto al 2019: -6,6% di nuovi contratti di lavoro, anche se il ricorso a nuove assunzioni ha interessato l’1,9% in più dei datori di lavoro nel territorio.

Il panorama imprenditoriale canavesano è caratterizzato da un solido tessuto manifatturiero e dei servizi altamente specializzato, con forte capacità imprenditoriale, un mercato del lavoro sviluppato e tassi di occupazione e disoccupazione migliori anche di molte realtà del Nord, oltreché rispetto alla media nazionale. Il territorio ha risentito fortemente della crisi di inizio Millennio, dimostrando tuttavia una tenuta significativa (in particolare nel manifatturiero e servizi), una certa cautela ad avviare nuove attività. La qualità della vita nel Canavese è buona: esistono spazi verdi, buone scuole, una discreta urbanizzazione con costi delle case non eccessivi.