Per questo lungo periodo di emergenza sanitaria, i fondi di assistenza sanitaria integrativa del terziario, del turismo e dei servizi hanno incrementato le prestazioni garantite a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti. Con decisione unanime delle parti sociali (fra cui i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil) in tutti i fondi di assistenza sanitaria integrativa dei suddetti settori (Asim, Aster, Cadiprof, Fondo est, Cassa portieri, Cassa colf, Coopersalute, Fasiv, Fast, Fontur, Sanimpresa e Quas) è stata inserita, nei piani sanitari, un’indennità straordinaria attiva per tutti i sinistri dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.

Estremi della copertura Covid-19

Ai lavoratori iscritti ai fondi che a seguito dell’effettuazione del tampone sono risultati positivi al virus Covid-19, con certificazione rilasciata dalle Autorità competenti su conferma del ministero della Salute e/o dell’Istituto superiore di sanità, si prevede:

in caso di ricovero presso strutture pubbliche individuate per il trattamento del virus dal ministero, l’assicurato avrà diritto, previa presentazione di cartella clinica, a un’indennità di 40 euro per ogni notte di ricovero (78 euro per iscritti Quas, esclusi i primi sette giorni) per un periodo non superiore a 50 giorni (57 giorni per iscritti Quas) all’anno.

Qualora, secondo le prescrizioni dei sanitari e con attuazione delle disposizioni in esso contenute, si renda necessario un periodo di isolamento domiciliare, a seguito di positività al virus, l’assicurato avrà diritto a un’indennità di 40 euro al giorno per ogni giorno di permanenza presso il proprio domicilio per un periodo non superiore a quattordici giorni all’anno. La diaria giornaliera per isolamento domiciliare verrà corrisposta anche qualora l’assicurato non abbia preventivamente subito un ricovero.

La garanzia è retroattiva, valida per i sinistri certificati dal 1° gennaio e fino al 30 giugno 2020. Le parti sociali degli enti interessati hanno concordato, per i primi di giugno, di confrontarsi per valutare la situazione e decidere l’eventuale continuazione o valutare altre iniziative. Nei siti dei rispettivi fondi si trovano le specifiche per scaricare la modulistica e le indicazioni per ottenere il rimborso.

La Quas, (la cassa di assistenza sanitaria dei quadri, che conta circa due milioni di iscritti) in considerazione della crescente domanda da parte dei propri iscritti in merito al rimborso dei tamponi antigenici/molecolari e al rimborso di prestazioni erogate in modalità di telemedicina, ha introdotto nuove misure straordinarie:

Tamponi antigenici e molecolari

Rimborso in forma indiretta dei tamponi antigenici/molecolari, effettuati dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020 esclusivamente presso strutture sanitarie (centri diagnostici/case di cura/strutture ospedaliere) con i seguenti requisiti e modalità:

richiesta di prescrizione medica per sospetto Covid-19, connesso a sintomatologia sospetta o ad avvenuto contatto diretto con soggetto infetto; rimborso pari al 50% del costo, erogabile per un numero massimo di tre tamponi (complessivamente tra antigenici e molecolari), effettuati nel periodo di riferimento, per ciascun iscritto.

Telemedicina

Rimborso in forma indiretta delle seguenti prestazioni svolte in modalità di telemedicina dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020: Visita medico specialistica: tariffa massima rimborsabile 40 euro. Seduta di psicoterapia: tariffa massima rimborsabile 20 euro. Il rimborso di tali prestazioni viene previsto nei limiti numerici e di spesa stabiliti dal nomenclatore tariffario 2020 per le medesime prestazioni fruite nella modalità ordinaria (in presenza).

 “In una situazione di emergenza ed enorme difficoltà come quella che stiamo vivendo – spiega Michele Carpinetti, responsabile della bilateralità della Filcams nazionale -, abbiamo valorizzato il ruolo dei nostri fondi sanitari contrattuali, erogando prestazioni e servizi per gli iscritti colpiti dal Coronavirus. Questo, in raccordo con la strutture della sanità pubblica e del Servizio sanitario nazionale. Siamo un presidio che nel corso degli anni è cresciuto, e oggi possiamo affermare che tutti i nostri fondi di assistenza sanitaria sono una realtà molto importante per i lavoratori sia nella cura che nella prevenzione”.