“Siamo soddisfatti per la sentenza della Corte Costituzionale che recepisce una richiesta sindacale da sempre reiterata a Governo e Parlamento per l’equiparazione del prelievo fiscale sulle prestazioni per gli iscritti dei settori privati e del comparto della pubblica amministrazione anche per il periodo 2007-2017. Finalmente viene sanata una profonda ingiustizia tra dipendenti pubblici e privati, grazie all’impegno della Cgil e delle categorie Fp e Flc che tutelano i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza”. Lo afferma il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli.

La sentenza, spiega il dirigente sindacale “produce effetti positivi sull’ammontare finanziario liquidato agli iscritti;  valorizza l’omogeneità delle modalità di finanziamento tra aderenti del settore privato e della pubblica amministrazione; nega ipotetici condizionamenti sul piano fiscale dalla diversa natura del rapporto di lavoro e dal versamento virtuale del TFR”.

“Quanto stabilito dalla Corte potrà favorire le adesioni alla previdenza complementare tra i dipendenti della pubblica amministrazione se sarà accompagnata da un generale impegno del Governo a favore dell’attuazione della apposita normativa a sostegno delle adesioni ai fondi pensione PerseoSirio ed Espero”, conclude Roberto Ghiselli.