“Il governo non ha recepito alcuna proposta avanzata dal sindacato, la cosiddetta quota 100 mantiene tutti i limiti che più volte abbiamo evidenziato”. A dirlo è il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli, in un’intervista apparsa sul sito www.pensionipertutti.it. “La misura – spiega l’esponente sindacale – non dà alcuna risposta alla maggior parte del mondo del lavoro, a chi è nato dopo il 1959, alle donne, ai lavoratori discontinui”. Inoltre, prosegue Ghiselli, non migliora “le condizioni di chi fa lavori gravosi, non estende a tutti la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi. E non risolve, infine, neanche la questione esodati”.

Riguardo alla “riforma Fornero”, per il segretario confederale Cgil “l’impianto della legge è rimasto inalterato e le misure previste, come appunto quota 100, sono limitate nel tempo e cesseranno dopo tre anni”. Per Ghiselli, il governo “ha preferito fare una manovra da utilizzare in maniera propagandistica nei prossimi mesi, dando una risposta positiva a qualche centinaia di migliaia di lavoratori, ma lasciando gli altri 15 milioni nelle condizioni precedenti”.