“Il Tribunale del lavoro di Foggia, con decreto ex articolo 28, ha dichiarato l’antisindacalità della condotta della multinazionale americana G&W Electric in liquidazione e attualmente in concordato preventivo per la mancata concessione preventiva dell’informativa sulla situazione organizzativa e occupazionale”. A dirlo è una nota della Fiom Cgil, precisando che “tuttavia, aderendo all’orientamento espresso dai Tribunali di Monza e Ancona, non ha revocato la procedura di licenziamento collettivo introdotta dall’azienda”.

A seguito di questa decisione, la chiusura definitiva dello stabilimento ex Tozzi rappresenterebbe un dramma per tutto il territorio di Capitanata. “Ora più che mai – spiegano Roberto D'Andrea (coordinatore settore energetico Fiom Cgil nazionale) e Marco Potenza (segretario generale Fiom Cgil Foggia) – occorre un intervento deciso del governo e delle istituzioni per garantire la piena occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori, per non disperdere le loro competenze in un settore altamente strategico come quello della riconversione energetica”.

I due dirigenti sindacali ritengono “urgente avviare nell’immediato interlocuzioni che coinvolgano nuovi soggetti industriali e finanziari, pubblici e privati, capaci di stilare un progetto di reindustrializzazione del sito foggiano nell'ambito di politiche industriali nazionali a più alto valore aggiunto e che assicurino continuità di produzioni e forniture strategiche per l’energia italiana”.

Per la Fiom occorre “dare continuità produttiva e occupazionale allo storico sito industriale di Foggia”. Per questa ragione la categoria conferma “tutto l’impegno e il pieno sostegno alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori”.

D’Andrea e Potenza, in conclusione, ritengono necessario un impegno concreto delle aziende committenti, del governo e della Regione Puglia, che sia finalizzato a salvaguardare quel patrimonio professionale e industriale che la città di Foggia non può assolutamente permettersi di perdere”.