Dopo oltre tre mesi dall’ultimo incontro svoltosi al Mimit, il 19 gennaio, e diverse richieste di convocazione di un tavolo di discussione per affrontare i problemi che si sono drammaticamente accumulati negli anni, i segretari generali di Fim Fiom Uilm, rispettivamente Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella, scrivono di nuovo al ministro Urso per chiedere un tavolo urgente su Acciaierie d’Italia.  

"All’interno dei vari stabilimenti – scrivono –, si respira da tempo un clima d'incertezza e si registrano ritardi sugli investimenti ambientali, sulla sicurezza degli impianti e per il raggiungimento dei livelli produttivi e la salvaguardia occupazionale. In attesa di tale incontro, le tre sigle di categoria sono venute a conoscenza, a mezzo stampa, dell’insediamento del tavolo nella giornata di domani, per l’avvio di un percorso che dovrebbe portare alla realizzazione di un accordo di programma per Taranto.

Le tre organizzazioni dei metalmeccanici ribadiscono la loro netta contrarietà a qualsiasi percorso di accordo di programma fra azienda, governo e istituzioni locali, che, preliminarmente, non preveda il rilancio degli stabilimenti del gruppo Adi (ex Ilva), non escluda senza alcuna ombra di dubbio il superamento dell’area a caldo, come peraltro dichiarato dalle istituzioni locali (Comune, Provincia e Regione), e non preveda un’intesa sul piano industriale e occupazionale con Fim, Fiom e Uilm.

"In assenza di una convocazione in tempi brevissimi – concludono i tre dirigenti sindacali –, si metteranno in atto tutte le iniziative di lotta e di mobilitazione necessarie".