"La scadenza del 2035 non è una novità, una scelta fatta da un po'. Il problema non è la data, il punto è quali politiche industriali, quali scelte si fanno adesso per costruire, nel nostro Paese, le nuove produzioni utilizzando le competenze che ci sono. Il tema non è se sia meglio il 2036 o il 2037 ma come ci si arriva". Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a margine del congresso Fiom, commenta la ratifica del parlamento Ue della data del 2035 per lo stop ai motori endotermici.