Per un curioso errore di battitura durante la conversione in legge, l’autonomia differenziata diventò di colpo indifferenziata. E così, nello sconcerto sovranista dell’aula parlamentare, l’Italia si ritrovò una e indivisibile per davvero. Catanzaro in poco tempo divenne un centro di eccellenza sanitaria internazionale tanto che i medici cubani chiesero la cittadinanza onoraria. Gli abitanti di Trapani scoprirono l’ebrezza di salire su un treno e in un paio d’ore arrivare a Siracusa senza prendere un giorno di ferie. A molti milanesi cadde la mascella nel constatare di potersi permettere una camera e cucina rimanendo con entrambi i reni. Sollevati pure i docenti di Verona nello spiegare Garibaldi ai ragazzi senza troppi artifici retorici. Ma il presidente della Repubblica, nel suo discorso di fine anno, si spinse ben oltre: “Care concittadine e cari concittadini, sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno. Ogni Cristo scenderà dalla croce. Anche gli uccelli faranno ritorno”.