A perdere la vita una operaia di una vetreria schiacciata tra due macchinari durante il turno di notte, un operaio travolto da una catasta di tubi e un operaio caduto dall'alto
Anche nella data del 7 novembre appena concluso si conferma la inaccettabile legge dei tre morti sul lavoro al giorno in Italia. Dall'inizio dell'anno le vittime, nonostante le denunce e la mobilitazione continua di Cgil, Cisl e Uil. Nei primi otto mesi del 2022 gli infortuni mortali sul lavoro in Italia, secondo i dati diffusi in occasione dell'ultima Giornata della Sicurezza, sono stati 677. La media di fatto è ancora quella di tre vittime al giorno.
Nelle ultime 24 ore la prima a morire è stata un'operaia di una vetreria in provincia di Piacenza, deceduta durante il turno di notte dopo essere rimasta schiacciata tra due macchinari. La seconda vittima è stato un operaio nel torinese, travolto da una catasta di tubi. Terza vittima un operaio nel casertano, caduto da un'altezza di 5 metri in seguito al crollo del tetto di un capannone industriale.
Il decesso durante il turno di notte in un'azienda di Borgonovo. La donna, 50 anni, è rimasta incastrata tra un nastro trasportatore e un macchinario porta bancali. L'8 novembre sciopero totale nell'azienda da parte di dipendenti diretti e in appalto
Il terzo infortunio mortale in poche ore nel casertano. Vittima un uomo di 49 anni che stava effettuando un sopralluogo sul tetto di un capannone industriale
Il comunicato delle segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, sulla tragica scomparsa di Nicoletta Palladini, avvenuta il 7 novembre durante il turno di notte