“Sono passati quattro mesi, abbiamo atteso l’insediamento della giunta comunale e inviato già due volte una richiesta di incontro, ci spiace constatare però che il sindaco Lagalla a quanto pare, non ritiene necessario incontrare i sindacati confederali per discutere non solo di emergenze, ma di una visione di città che è fondamentale per costruire il futuro. La politica ascolti il mondo del lavoro, se non verremo ascoltati, non esiteremo a mettere in campo altre iniziative”. Ad affermarlo sono Mario Ridulfo segretario generale Cgil Palermo, Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani, Ignazio Baudo della segreteria della Uil Sicilia e Area Vasta, che stamani hanno inviato una lettera all’ufficio di Presidenza del Comune di Palermo e ai presidenti e componenti delle commissioni consiliari.

“Restiamo in attesa di avviare il confronto col sindaco, ma intanto ci rivolgiamo a tutto l’organo consiliare nelle sue diverse cariche: chiediamo loro un atto di responsabilità mirato a far riflettere il primo cittadino, molto più attento alle presenze istituzionali che propenso al confronto (da quanto ci risulta fino ad adesso), che invece una città come Palermo necessita per essere governata, con un approccio differente da quello dallo stesso utilizzato in altre esperienze di governo di istituzioni, pur sempre prestigiose”. Nel testo inviato oggi i segretari di Cgil Cisl Uil Palermo, precisano: “la nostra intenzione era, ed è, quella di discutere prioritariamente di questioni cruciali e strategiche come il piano di riequilibrio e il bilancio comunale dai quali dipendono il futuro della macchina amministrativa; il rilancio delle aziende partecipate; le tante emergenze sociali; le infrastrutture attese e i progetti legati all’uso dei fondi del Pnrr”.

Tutte questioni, aggiungono i sindacati confederali, “che riguardano gli interessi generali delle cittadine e dei cittadini, lavoratori, dei disoccupati, di chi l’occupazione l’ha persa e di chi la cerca e anche delle pensionate, dei pensionati, delle donne e dei giovani, sia italiani, sia stranieri residenti o migranti che il sindacato confederale vuole continuare a rappresentare, nella piena consapevolezza che il ruolo delle parti sociali, oggi più che mai, è essenziale per questo Paese e per la nostra città, come dimostrato durante i difficili anni trascorsi dall’inizio della pandemia. Il nostro auspicio – ribadiscono nella missiva i tre sindacalisti - è quello di contribuire allo sviluppo e alla crescita democratica della società palermitana, potendo sviluppare il metodo del confronto e del dialogo sociale con l’amministrazione e auspicando di potere condividere proposte e soluzioni quando queste saranno condivisibili, oppure, di contrastarle quando le riterremo insufficienti o contrarie all’interesse delle persone che rappresentiamo”. Ridulfo, La Piana, Baudo concludono: “il momento è emergenziale, il dialogo è alla base di ogni prospettiva futura di città per costruire insieme un ‘progetto Palermo’, che sia in grado di dare quelle risposte attese da anni da chi vive per tanti motivi un disagio economico e sociale senza precedenti”.