“Respingiamo con forza i 24 licenziamenti dichiarati e confermati unilateralmente dalla Brioni”. Così le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil sulla decisione dell’azienda del gruppo Kering.

“L’azienda ha vissuto una lunga fase di ristrutturazione, che ha visto negli anni la perdita di centinaia di posti di lavoro, fino all’ultimo intervento, in cui sono stati chiusi alcuni reparti produttivi e più di 200 lavoratori, per lo più lavoratrici, hanno accettato uscite volontarie incentivate, di fronte alla prospettiva della perdita del posto di lavoro. La Brioni, la cui proprietà rientra nella multinazionale Kering, detentrice di marchi della moda mondiale, come Gucci, Alexander McQueen, Balenciaga, Yves Saint Laurent, che rappresentano il top di gamma del lusso mondiale, insiste nel volere condannare 24 famiglie alla perdita del posto di lavoro, è inaccettabile", fanno presente i sindacati.

"Siamo contrari a questa decisione e disposti ad andare fino in fondo con tutti i mezzi per salvaguardare il reddito e il futuro di questi 24, fra lavoratrici e lavoratori. Un colosso del lusso come Kering deve assumersi la responsabilità politica e sociale dell’azione che sta irresponsabilmente portando avanti. Dichiararsi socialmente responsabile non significa solo adoperarsi per la sostenibilità ambientale, ma anche e soprattutto spendersi per quella umana e sociale”: hanno concluso le tre sigle di categoria.