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Giulia Magrini, Rsu Slc in Tim, spiega perché lo spezzatino dell'azienda mette a rischio occupazione e diritto alla connessione

"Abbiamo preso atto della disarmante presa d'atto che in questo Paese si è deciso di abbandonare al mercato asset strategici per il Paese". Questo il filo conduttore del ragionamento di Giulia Magrini delegata sindacale della Slc Cgil e tecnica di rete in Tim sede Toscana. Abbandonare al mercato quella che è stata un'azienda fiore all'occhiello del Paese, che potrebbe continuare a esserlo diventando davvero il volano per l'innovazione e la modernizzazione dell'Italia equivale a sancirne la svalorizzazione. La scelta di spezzettare e dividere la rete dai contenuti, significa non solo mettere seriamente a rischio il destino di lavoratrici e lavoratori, ma anche il diritto alla connessione degli utenti e la stessa democrazia visto che ormai la cittadinanza passa anche dalla possibilità di celere comunicazione con la pubblica amministrazione e non solo. Sembra davvero, riflette Magrini, che la pandemia non abbia insegnato niente.