È stata presentata nella serata di ieri, 5 settembre, l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore delle lavanderie industriali, che scadrà il prossimo 31 dicembre e interessa più di 20.000 lavoratori dislocati in un migliaio d'imprese.

Parte economica

La proposta economica complessiva di aumento salariale avanzata dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil per il triennio 2023-25 è di 200 euro lordi mensili (livello B1). A questi, si aggiunge la richiesta di aumento dell’elemento perequativo con l’intento di passarlo dagli attuali 260 a 500 euro annuali.

Per quanto riguarda il welfare contrattuale, la richiesta dei sindacati è d'innalzare al 2,5% il contributo aziendale per quanto riguarda il fondo previdenziale Previmoda, mentre sul fondo sanitario di settore Fasiil la richiesta di portare a 12 euro il contributo mensile a carico delle imprese.

Parte normativa

Molte le richieste che riguardano il capitolo sulle relazioni industriali a partire da un maggior coinvolgimento delle Rsu nelle decisioni che incidono sull’organizzazione del lavoro, l’innovazione tecnologica e l’occupazione. Le tre sigle chiedono di proseguire e rafforzare il lavoro avviato nell’ambito dell’Osservatorio nazionale legalità rendendo strutturale la collaborazione con l’Ispettorato nazionale del lavoro, attraverso un protocollo d'intesa che rafforzi il percorso di contrasto ai fenomeni illegali presenti nel settore. 

In tema di salute e sicurezza, si chiede l’introduzione di coordinamenti aziendali delle Rls e la costituzione di un organismo paritetico nazionale Hse con il compito d'incentivare attività di prevenzione. In tema di appalti di rafforzare la clausola sociale con maggiori garanzie per il mantenimento dell’occupazione anche per i lavoratori in subappalto e del settore sanitario privato.

Inoltre, i sindacati chiedono interventi sul sistema classificatorio, prevedendo il passaggio automatico dal livello A1 a quello A2 dopo 12 mesi, d'incrementare le percentuali delle maggiorazioni per il lavoro straordinario e supplementare, di aumentare le percentuali di copertura delle indennità di malattia, insieme all’incremento del periodo di comporto da 395 a 455 giorni.

La parola ora passa ai lavoratori, che dovranno esprimersi sul documento.