Indetto a Roma lo stato di agitazione dei 130 dipendenti di Eur spa, società controllata per il 90% dal ministero dell'Economia e per il restante 10% da Roma Capitale. "Dopo sei mesi di mancate risposte la misura è colma", spiegano i segretari territoriali Fp Cgil Giancarlo Cenciarelli, Cisl Fp Andrea Ladogana e Uil Pa Paolo Liberati.

"La società - precisano gli esponenti sindacali - ha un ruolo produttivo e sociale sul territorio della Capitale, oltre che una rilevanza nazionale per la sua mission e per le peculiarità del patrimonio immobiliare che gestisce. Ricordiamo che la società cura la gestione della 'Nuvola', struttura unica nel suo genere, degli immobili storici di Eur come Palazzo dei Congressi e Palazzetto dello Sport, con tutte le iniziative culturali correlate, oltre a gestire e curare l'esteso patrimonio verde del quartiere"

Cenciarelli, Ladogana e Liberati rilevano che "a gennaio, dopo l'insediamento della nuova governance, all'interno dell'azienda sono iniziate a circolare voci insistenti di tagli e cambiamenti a fronte di una difficoltà economica, acuita dai due anni di pandemia, che sta interessando l'azienda. Malgrado queste voci, però, la nuova governance attivava consulenze per centinaia di migliaia di euro e assumeva nuovi dirigenti e un altro dipendente con la qualifica di quadro, senza neanche darci le corrette informative".

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa hanno "più volte sollecitato l'amministratore delegato a chiarire quali fossero gli interventi che avesse in programma e quale piano industriale si stesse predisponendo per rilanciare l'azienda. Negli incontri avuti, due con l'amministratore delegato e due con il neoassunto dirigente del personale, abbiamo avuto solo risposte vaghe e incomplete". Da qui, la decisione di proclamare lo stato di agitazione.