“Il voto di fiducia cancella nei fatti la possibilità di correggere il ‘decreto aiuti’, un attacco alla democrazia parlamentare, si impedisce a deputati e senatori di confrontarsi sulle reali condizioni di lavoro nel nostro paese, sulle ricadute dell’esclusione dal bonus”, denuncia Tina Balì, segreteria nazionale Flai Cgil.

“Con i nostri emendamenti - aggiunge - avevamo chiesto di modificare il decreto per non tagliar fuori dall’indennità proprio chi avrebbe assoluta necessità di quei 200 euro, anche se pochi, inadeguati e insufficienti per affrontare la fase di grande difficoltà che stiamo vivendo. Non avrà diritto di ricevere l’indennità chi abbia meno di 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, in un comparto come il nostro dove alla stagionalità delle produzioni si aggiungono drammatiche sacche di lavoro grigio significa escludere circa 180mila lavoratori che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese”.

“Chiediamo al governo e anche alle forze politiche della maggioranza - conclude Balì - di estendere la norma in vigore per correggere una vera e propria ingiustizia”.