“Un gesto aberrante compiuto da delinquenti che dovrebbero studiare di più, in particolare la storia del sindacato piacentino, che fu chiuso dai fascisti. Trovare queste scritte oggi fa male, soprattutto per chi, come noi, tutti i giorni è al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e di chi fa fatica ad andare avanti. Abbiamo chiesto un incontro alla prefettura e alle forze dell’ordine e chiederemo di fare il massimo per identificare i responsabili di questi sfregi”. Così Ivo Bussacchini, segretario organizzativo della Cgil di Piacenza, ha commentato a caldo le scritte ingiuriose comparse nella notte sulla facciata della sede della Cgil di Piacenza, in via XXIV Maggio, a Piacenza. Dopo gli imbrattamenti di Monticelli d’Ongina e Pontenure, le scritte che paragonano i rappresentanti dei lavoratori ai nazisti sono comparse in città.

Tante le solidarietà espresse alla Cgil di Piacenza, a partire da quella del presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, per bocca della consigliera regionale Katia Tarasconi arrivata in Cgil stamane, 19 maggio, alle ore 8:00. “La politica ha un compito importante ed è quello di tenere toni civili e rispettosi, se la politica dà esempi sbagliati questa è la conseguenza” ha detto Tarasconi. Alle ore 11:30 è stato convocato un presidio di solidarietà di fronte la Camera del Lavoro piacentina.