"Cominciano ad arrivare le scadenze dei contratti a tempo determinato per 100 professionisti appartenenti a vari ruoli in servizio nella Usl Toscana Centro". A dirlo è la Fp Cgil regionale, rilevando che "questi lavoratori sono stati chiamati per sopperire alle molteplici carenze causate dal mancato rinnovo del turn over del 2020-2021 e oggi, senza che vi sia stato nessuno sblocco delle assunzioni per sostituire il personale dimesso e i pensionati, vengono rispediti a casa senza nemmeno avere avuto la possibilità di fruire delle ferie pregresse accumulate e non godute per mancanza di personale".

Per la Fp Cgil toscana è "una beffa che inizia colpendo 28 tecnici di radiologia (4 a Santa Maria Nuova, 7 a Santissima Annunziata, 4 a Empoli, 2 a Pistoia, 5 a Pescia, 4 a Prato, 1 a Borgo San Lorenzo, 1 a Figline) che fino a settembre vedranno scadere i loro contratti senza alcuna possibilità di rinnovo, con la conseguente chiusura e ridimensionamento delle attività nei servizi radiologici di tutti gli ospedali della Usl Toscana Centro".

Simone Baldacci, coordinatore Fp Cgil Usl Toscana Centro, evidenzia che "lo stillicidio del personale sanitario e tecnico amministrativo nella Usl, il blocco delle assunzioni di 100 professionisti del Dipartimento tecnico sanitario porterà sicuramente a un drastico ridimensionamento e al taglio delle attività dei servizi della radiologia e dei laboratori dell'azienda (attualmente mancano 50 tecnici di laboratorio rispetto al 2019). Non meno drammatica la situazione dei servizi della riabilitazione: con il mancato rinnovo di 13 logopediste e 30 fisioterapisti si avranno effetti deleteri sulla tenuta di questi delicati servizi sanitari, che rispondono a un'utenza fragile (molti sono bambini, affetti da patologie neurologie croniche degenerative)".

Il coordinatore Cgil sottolinea che "nemmeno i servizi di prevenzione e ispezione dei luoghi di lavoro verranno risparmiati da questo taglio lineare sul personale della sanità regionale: saranno 30 i tecnici della prevenzione a mancare, con conseguente grave riduzione delle attività d'ispezione alle imprese". Per Baldacci è dunque "evidente che la Regione non potrà mantenere la promessa di abbattere le liste di attesa per gli esami diagnostici e per le prestazioni della riabilitazione motoria e funzionale, fatta poche settimana fa, come appare ancor più evidente che si stiano ridimensionando il ruolo e le attività del Dipartimento della prevenzione in tema di prevenzione sugli infortuni e morti sul lavoro".