Si è parlato delle prospettive del nuovo Contratto nazionale e del rilevante, prezioso ruolo delle Rsu nell’assemblea di questa mattina a Dalmine, al teatro civico di via Kennedy 3. Seduti in platea c’erano molti dei quasi 300 candidati della Fp Cgil di Bergamo alle prossime elezioni dei delegati del 5, 6 e 7 aprile. In quelle date, quando si recheranno alle urne anche il resto del Pubblico Impiego e il comparto della scuola, nei soli enti locali della provincia di Bergamo saranno chiamati al voto circa 4.900 lavoratori.

All’incontro con i candidati, vecchi e nuovi, che hanno deciso di rappresentare la Cgil fra i loro colleghi, oggi c’erano Alessandro Purificato, capoarea del comparto Funzioni Locali della Fp Cgil nazionale, e Dino Pusceddu della segreteria Fp Cgil di Bergamo. In sala erano presenti circa 90 candidati e altri 60 erano collegati sulla pagina Facebook del sindacato di categoria. 

“Sono 294 i candidati della Fp Cgil a presentarsi in 152 diversi enti tra Comuni, Comunità Montane, Parchi, Unioni dei Comuni, Camera di Commercio e Provincia di Bergamo”, ha spiegato Dino Pusceddu. “Le Rsu elette il 5, 6 e 7 aprile avranno il compito di gestire la contrattazione nel prossimo triennio. Sarà un Contratto nazionale innovativo nella definizione del quale i delegati eletti avranno un ruolo fondamentale per la gestione delle risorse a livello di ente e per il confronto su tematiche fondamentali come lo smart working e i piani dei fabbisogni. Come Fp Cgil cerchiamo di fornire ai nostri delegati gli strumenti necessari per essere protagonisti del miglioramento delle condizioni lavorative nei loro luoghi di lavoro”.

In assemblea sono intervenuti tre delegati di realtà diverse: Laura Vecchi del Comune di Dalmine, Eleonora Gherardi coordinatrice della Rsu della Provincia di Bergamo e Simone Foresti del Comune di Calusco d’Adda. “Hanno ribadito la fatica ma anche l’entusiasmo di mettersi a disposizione dei colleghi per questa esperienza. La pandemia ha dimostrato il ruolo fondamentale del servizio pubblico nella tutela di tutti i cittadini e soprattutto di chi ha difficoltà nell’accesso ai servizi: senza il lavoro costante degli operatori pubblici avremmo comunità locali più povere e isolate” ha aggiunto Pusceddu. “È venuto il momento di riconoscere anche economicamente questo sacrificio e rimettere al centro della gestione dei servizi i lavoratori. Il nuovo contratto darà più poteri di contrattazione alla Rsu: dovrà essere l’occasione di conciliare servizi più efficienti per i cittadini a fronte di migliori condizioni di vita per i dipendenti che quei servizi li devono erogare. In questi anni i dipendenti degli enti locali della provincia di Bergamo sono stati degli eroi perché a fronte di una riduzione complessiva del 20% del personale dal 2009 hanno gestito sempre più servizi delegati dallo Stato. I Comuni sono stati sempre operativi nonostante le chiusure di altri posti di lavoro”.

Complessivamente hanno scelto di presentarsi per la Fp Cgil di Bergamo 421 lavoratori del settore pubblico, candidati per diventare delegati Rsu (294, appunto, negli enti locali). Nel precedente appuntamento elettorale, quello del 2018, la Fp Cgil di Bergamo aveva presentato in totale 373 candidati.