La produzione di pane fresco è a rischio. A lanciare l’allarme sono Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e la Federazione italiana panificatori (Fippa), inviando un appello al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti “affinché vengano assicurate la continuità senza interruzioni delle forniture energetiche indispensabili all'attività di panificazione, nonché la disponibilità delle materie prime, farine di grano tenero in primo luogo, che consentano di garantire in modo continuativo la produzione giornaliera”.

A fronte del conflitto in Ucraina, infatti, si sta delineando “la possibilità concreta di una gravissima carenza di grano tenero, la cui produzione mondiale è coperta per oltre il 30% dalle coltivazioni di Russia e Ucraina, materia prima per le farine da panificazione e pasticceria”. Il consumo annuo di pane fresco, concludono sindacati e Fippa, è stimabile in circa 35 chilogrammi pro-capite, per un fatturato complessivo 4 miliardi 800 mila euro.