Si è riunito oggi il tavolo di confronto su Stellantis al Mise con i ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando, il viceministro del Mise Pichetto Fratin e il viceministro del Lavoro Bianchi, e per Stellantis erano presenti Davide Mele, deputy coo della regione Emea, Daniele Chiari, responsabile delle relazioni istituzionali Italia e Giuseppe Manca, responsabile delle Risorse Umane Italia. "Abbiamo chiesto, insieme alle altre organizzazioni sindacali, un incontro con l’amministratore delegato Carlos Tavares per avere garanzie su stabilimenti e occupazione nell’attuazione in Italia del piano strategico di lungo termine “Dare Forward 2030”. Lo dichiarano Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive


La Fiom chiede un confronto e un accordo quadro per garantire stabilimenti e occupazione con azienda e governo, non un confronto step by step. "Stellantis alla richiesta di garanzie ha dato un riscontro positivo con la conferma della produzione della Panda fino al 2026 a Pomigliano, oltre il lancio del Tonale che tutela l’occupazione del sito".

Sia Stellantis che i ministri hanno confermato la costruzione su Termoli della terza giagafactory del gruppo in Europa, ma non c’è stato approfondimento su tempi e occupazione. Per il resto degli stabilimenti non ci sono novità.

"Il dato allarmante - spiegano i sindacalisti - è che il piano aziendale ha raggiunto risultati finanziari ma per i lavoratori il bilancio è negativo. La Fiom ha chiesto quali investimenti nelle nuove tecnologie sono previsti per la ricerca e sviluppo negli enti centrali, sulle innovazioni strategiche ma è necessario anche portare in Italia la produzione di semiconduttori per sopperire alla crisi in corso di approvvigionamento. Per la Fiom l’obiettivo deve essere tornare a produrre più di un milione e mezzo di veicoli per garantire anche i lavoratori della filiera della componentistica".

Il rischio, a loro avviso, "è che alle crisi precedenti si possa sommare una situazione critica che certamente si aggraverà per via della guerra in Ucraina che ha già determinato, in Europa la chiusura temporanea di altri produttori. Occorre quindi aprire un confronto immediato sulla situazione attuale e sulle prospettive future per gli stabilimenti di assemblaggio fino alla componentistica, che deve necessariamente coinvolgere l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares".

Infine bisogna aprire il tavolo sul settore automotive alla presidenza del Consiglio, richiesto a seguito dell’iniziativa comune di Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica. "Il governo ha aperto sul tema degli ammortizzatori straordinari per la transizione ma sulla politica industriale mancano risposte. Lo stato di mobilitazione per ottenere risposte continua”.

Durante, Cgil; su siti italiani risposte non soddisfacenti

"Giudichiamo insoddisfacente, come la Fiom Cgil, l'esito dell'incontro sulle prospettive di Stellantis in Italia: non sono state fornite risposte esaustive alle domande avanzate dai sindacati metalmeccanici sul futuro dell'insieme dei siti produttivi della penisola e sull'impatto delle scelte del gruppo sulla componentistica". È quanto dichiara il Coordinatore della Consulta industriale della Cgil nazionale Fausto Durante, al termine del confronto.

Il dirigente sindacale sottolinea che "le uniche novità rispetto a quanto già annunciato dall'azienda riguardano la proroga della produzione della Panda fino al 2026 nello stabilimento di Pomigliano d'Arco e la conferma dell'insediamento nel sito di Termoli della gigafactory per le batterie elettriche. Restano aperte le questioni relative alle garanzie sui volumi produttivi e sui livelli occupazionali di tutti i siti del gruppo in Italia". 

"Va inoltre sottolineata - aggiunge Durante - l'asimmetria nelle relazioni tra il nostro Paese e la Francia. Come hanno ricordato i sindacati metalmeccanici, all'incontro non era presente l'amministratore delegato del gruppo Carlos Tavares, la cui assiduità nelle relazioni oltralpe è invece costante. Anche per questo - sostiene - resta valida la nostra richiesta al governo di valutare come controbilanciare il protagonismo dello Stato francese, presente e attivo nella compagine azionaria di Stellantis, al contrario di quanto succede da noi". 

Infine il coordinatore della Consulta industriale della Cgil nazionale fa sapere che "nell'ambito dell'incontro sono emerse la disponibilità del governo, annunciata dal ministro Orlando, di riconsiderare il sistema degli ammortizzatori sociali nel periodo di crisi straordinaria che stiamo attraversando, e l'ipotesi di utilizzare il programma 'Sure' per costruire uno specifico provvedimento di sostegno al reddito legato alla transizione e alla trasformazione industriale".