Dopo la dichiarazione di 17 esuberi lo scorso 13 gennaio alla C.B Ferrari di Modena per cessata produzione, si sono susseguiti vari confronti fra azienda, Fiom Cgil e Rsu, per capire se alle richieste sindacali di accedere all’ammortizzatore sociale straordinario per cessazione e di provare a riportare una parte di produzione a Modena dallo stabilimento di Mornago (Varese), ci fosse una reale disponibilità aziendale.

"Nell’incontro ufficiale calendarizzato per stamattina, la dirigenza aziendale non ha dato risposte né su ammortizzatori sociali, né per ridare vita alla produzione sullo stabilimento di Modena, ed evitando di discutere queste richieste, ha avanzato la proposta di un misero incentivo all’esodo che è stato visto da parte dei lavoratori come gesto umiliante", affermano Fiom e Rsu.

"Nell’assemblea sindacale, che si è tenuta davanti ai cancelli dello stabilimento in strada Curtatona subito dopo l’incontro con l’azienda (affiancata da Api Varese e dallo studio legale di riferimento), si è perciò deciso all’unanimità di dare vita a un presidio permanente davanti ai cancelli aziendali, a sostegno delle richieste sindacali e dei lavoratori. Le istituzioni locali – Comune di Modena e Regione Emilia Romagna- già coinvolte nella vertenza sono state informate anche di quest’ultima presa di posizione della direzione aziendale", rileva ancora il sindacato.

Fiom, Rsu e lavoratori attendono di essere convocati al più presto dalla direzione aziendale.