"Quella dell’Arpab è una vicenda paradossale: un ente che nasce per la tutela della salute dei cittadini con a capo chi, invece, mette a rischio in modo irresponsabile quella dei propri collaboratori. Una situazione che noi, come organizzazioni sindacali, abbiamo più volte portato all’attenzione della Regione Basilicata attraverso tutte le azioni che, congiuntamente e singolarmente, abbiamo posto in essere già da mesi: dalla denuncia dell’uso 'personalizzato' dei fondi per la formazione e lo straordinario, alla mancata nomina del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza". Così Fp Cgil, Cisl Fp, Fpl Uil di Potenza, in una nota unitaria.

 "I contrasti con il direttore hanno raggiunto l’apice, a seguito di una partecipata assemblea dei lavoratori che, in modo quasi unanime, avevano rimesso al mittente la richiesta dello stesso di aumentare i fondi per lo straordinario, senza fornire alcuna informativa sull’impiego delle somme eccedenti. Una serie di eventi che hanno riguardato singoli lavoratori impiegati in attività difformi rispetto alla loro professionalità e al loro inquadramento. Da tempo, abbiamo segnalato la mancata approvazione del regolamento organizzativo, quindi l’applicazione impropria di un atto non sottoposto al controllo di legittimità da parte della Giunta regionale. Solo oggi il dipartimento ambiente si esprime con una lunga nota in merito, dichiarando decaduto tale regolamento e tutti gli atti consequenziali e discendenti", rilevano ancora le sigle di categoria.

"I lavoratori dell’Arpab, di contro, profondono quotidianamente il loro impegno nella difesa dell’ambiente, e, indirettamente, in quella della salute della popolazione lucana. È un impegno mai disgiunto dal rispetto di procedure, protocolli, regolamenti e soprattutto leggi, che vestono di credibilità il risultato del loro lavoro. Da anni, in più occasioni, è stata scalfita questa credibilità, che i lavoratori puntualmente cercano di ricostruire, tessendo una tela che ogni volta viene disfatta da altri", aggiungono le organizzazioni sindacali.

Per queste ragioni, proclamiamo oggi lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Arpab e chiediamo a gran voce di riconsegnare all’Agenzia una guida credibile, che valorizzi i suoi lavoratori, assicurando trasparenza ed equità, e le permetta di apparire autorevole nel chiedere ai controllati il rispetto delle normative ambientali", concludono i sindacati..