Lo smart working? "Chiusi a casa, con il telefonino sulla bottiglia del latte"  e "a far finta di lavorare da remoto". Queste le incredibili affermazioni del ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, oggi (3 febbraio) a Sky Tg 24.

“Il ministro Brunetta continua a puntare il dito contro i dipendenti della pubblica amministrazione. Le sue dichiarazioni indignano e screditano il lavoro di tutti coloro che, in questi mesi di emergenza sanitaria, proprio grazie al lavoro agile e affrontando le difficoltà legate alla infrastrutturazione digitale, sono riusciti a garantire la continuità dei servizi, preservando al contempo la salute dei cittadini e dei lavoratori. A loro andrebbe detto grazie”. Questa la replica della segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.

“Crediamo - aggiunge la dirigente sindacale - che si debba scommettere sullo smart working, investire in questa nuova forma di organizzazione del lavoro anche attraverso i rinnovi dei contratti”. “L’innovazione della Pa, a cui il ministro dice giustamente di tenere, non si raggiunge attraverso il controllo o il lavoro solo in presenza, ma - conclude Scacchetti - valorizzando le professionalità e responsabilizzando così lavoratrici e lavoratori nelle proprie attività”.