Il 25 gennaio si è tenuto l'incontro conclusivo tra Lear spa, Unione industriale di Torino, Rsu, Fiom, Fim e Uilm, in cui si è condiviso fra le parti l'utilizzo dell’istituto della Cigs per un nuovo contratto di solidarietà, alla luce delle modifiche introdotte dall’art.1 comma 199 let. d) della legge di Bilancio, per la durata di 10 mesi, dal 1° febbraio al 30 novembre.

"Da anni, secondo le sigle di categoria, l’industria dell’automotive è in forte depressione, l’assenza di una politica industriale a sostegno del settore, l’innovazione tecnologica con le sue incertezze causate dal passaggio all’elettrico, a cui si è aggiunto l’impatto dell’emergenza pandemica, le incognite relative al prossimo piano industriale di Stellantis e il conseguente impatto sugli stabilimenti torinesi. Non ultimo, la crisi dei semiconduttori e l’aumento dei costi energetici, hanno ulteriormente aggravato la crisi industriale del territorio, definito da tempo, con specifico decreto ministeriale, 'Area di crisi industriale complessa'.

"In tale contesto, si colloca la situazione della Lear e dei suoi 454 dipendenti con il ricorso massiccio in questi anni agli ammortizzatori sociali, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, in attesa di una ripresa che tarda ad arrivare. Questo desta forte preoccupazione fra lavoratrici e lavoratori. Lear continua ad essere l'emblema delle aziende legate a un rapporto di monocommittenza, in questo caso con il gruppo Stellantis. La recente decisione del cliente unico della società Stellantis, di accorpare la linea produttiva dello stabilimento Agap di Grugliasco con la linea produttiva della Maserati dello stabilimento di Mirafiori, ha imposto a Lear l’accorpamento delle due linee produttive. Cambiamento organizzativo, implementato dal 1 gennaio scorso, che ha determinato l’impossibilità di continuare nell'utilizzo del precedente ammortizzatore sociale, che non era più in linea con le attuali esigenze di volumi produttivi", continuano i sindacati.

"Per tale motivo, l'intesa raggiunta fra le parti è ancora più importante, in quanto permetterà allo stabilimento Lear di Grugliasco l’utilizzo di ulteriori dieci mesi di ammortizzatore sociale straordinario. Tempo utile non solo per valutare se dalla legge di Bilancio e dai conseguenti decreti attuativi saranno resi disponibili ulteriori ammortizzatori, ma anche per comprendere quali iniziative l’azienda intende mettere in campo al fine di acquisire nuovi business e rafforzare la sua struttura produttiva, elemento indispensabile per la salvaguardia dei livelli occupazionali", rilevano ancora i metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil.

Così dichiarano Rocco Cutrì, Antonino Inserra e Antonio Ioffrida, responsabili Lear per Fim, Fiom e Uilm Torino: “Auspichiamo tutti, come già evidenziato nella 'Vertenza Torino', che per gli stabilimenti torinesi, il futuro piano industriale di Stellantis, preveda ulteriori modelli e volumi produttivi, condizione fondamentale per saturare gli attuali livelli occupazionali non solo in Lear ma in tutto l’indotto dell’automotive torinese. A tal proposito, serve il coinvolgimento di tutte le parti, dal Governo alle amministrazioni locali, al fine di affrontare attivamente e con politiche industriali mirate questo momento particolarmente delicato per il nostro territorio, determinando così il giusto approccio atto a evitare che la fase di transizione si trasformi in una deindustrializzazione di settore, con una conseguente ecatombe sociale".