La cassa integrazione scadrà il prossimo 31 dicembre e Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo ribadiscono unitariamente il loro no ai licenziamenti chiedendo al governo d'intervenire sulla vicenda Air Italy "per evitare la macelleria sociale". Secondo le organizzazioni sindacali: "quello di Air Italy rischia di essere il primo drammatico e tangibile segnale della tragedia sociale senza speranza che sta travolgendo un settore come il trasporto aereo in ginocchio a causa della pandemia. Sono due anni che ci mobilitiamo con manifestazioni, presidi e scioperi per denunciare e rivendicare interventi volti ad arginare la crisi delle compagnie aeree e di tutte le aziende del settore ma la politica finora ha fatto troppo poco".

"Per Air Italy abbiamo chiesto più volte - sottolineano i sindacati- di estendere la cassa integrazione a tutti i 1400 lavoratori e lavoratrici anche per il prossimo anno, a prescindere dalle decisioni prese dall’azienda, con una norma in deroga. Serve ora intervenire immediatamente con una disposizione importante per tutto il settore aereo, finalizzata alla costituzione di un bacino nel quale, attraverso l’utilizzo di politiche attive, i lavoratori potranno mantenere le abilitazioni in attesa della completa ripresa del settore. Allo stesso tempo, attraverso delle misure di carattere contributivo e fiscale, dovranno essere incentivate le assunzioni di questi lavoratori che rappresentano un patrimonio di professionalità che non possiamo disperdere. Ci appelliamo ai parlamentari - affermano infine le organizzazioni sindacali - affinché utilizzino ancora queste poche ore per lavorare all’inserimento nella Legge di Bilancio di questi due provvedimenti importanti, non solo per il settore aereo, ma per l’economia del Paese”.