Le poliziotte e i poliziotti non possono scioperare, ma il malessere è forte nella categoria e saranno molti i colleghi che, liberi dal servizio, aderiranno alle varie manifestazioni previste, a partire da quella di Roma. Siamo poliziotti, ma anche cittadini e siamo ben consapevoli del disagio sociale presente nel Paese. La tanto sbandierata crescita del Pil nel 2021 non ha infatti avuto ricadute concrete sul mondo del lavoro, sui giovani e sulle donne in particolare che sono le categorie più penalizzate.

Le risorse del Pnrr vanno indirizzate anche per rilanciare l'occupazione nel settore pubblico e per dare ristoro a stipendi fermi da troppi anni. La pandemia e il contrasto al Covid, che tra l'altro vede - come sempre - le forze di polizia in prima linea, non può e non deve diventare l'unico paradigma narrativo della politica di questo Paese.

Come federazione sindacale della Polizia di Stato che rappresenta il Silp Cgil e la Uil Polizia siamo convintamente al fianco della Cgil e della Uil perché anche il comparto sicurezza non può accontentarsi delle briciole previste dalla legge di bilancio, che rischia di regalarci un contratto di lavoro, dopo oltre 1.000 giorni di mancato rinnovo, inadeguato dal punto di vista economico.

Il governo e i partiti che lo sostengono non possono essere sorpresi da questa protesta ed è bene che siano consapevoli che il malumore è alto. Un malessere che non va sottovalutato e che, in un momento delicato dal punto di vista sociale ed economico come quello che stiamo vivendo, non può permettersi di sottovalutare neppure chi ha responsabilità politiche e di governo.