“Da questa mattina, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Cagliari hanno avviato un presidio permanente presso l’Autorità di sistema portuale del Mar di Sardegna per manifestare il proprio malcontento per la mancanza di soluzioni per i lavoratori del Porto Canale”. A riferirlo, il segretario nazionale Filt, Natale Colombo, denunciando che “ad oltre due anni dall’uscita del terminalista Cict non è stata trovata ancora una soluzione per il reimpiego dei lavoratori, nonostante gli annunci per l’interessamento di Q Terminals a rilevare le precedenti concessioni”.

 “La situazione di questi lavoratori, oramai esasperati e disillusi - afferma il dirigente sindacale - è diventata insostenibile e quindi va assolutamente accelerata e concretizzata la realizzazione dell’agenzia per il lavoro portuale che resta la soluzione concreta non solo per l’oggi ma anche per la prospettiva. Va profuso ogni sforzo per realizzare questo obiettivo, previsto dalla legge vigenti, ad evitare che circa 200 lavoratori e le loro famiglie cadano nel dramma della disperazione sociale".

"Come organizzazioni sindacali - sostiene infine il sindacalista -, siamo al loro fianco e ci attiveremo, come sempre, affinché lo stesso ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili metta in campo ogni sforzo possibile per inserire nella legge di Bilancio la nascita della Port agency anche a Cagliari, avendone tutti i requisiti previsti dalla legge, per dare respiro e prospettiva ai lavoratori nonché all’economia dello scalo, la cui infrastrutturazione potrebbe collocarlo tra i maggiori hub di transhipmemt del Paese e del Mediterraneo”.