Ieri notte Ispettorato del Lavoro e Carabinieri hanno scoperto un'azienda agroalimentare che impiegava lavoratori in nero nelle campagne dell'Agro nocerino sarnese. Su 67 addetti, 13 erano privi di permesso di soggiorno e di contratto di lavoro. Senza tutele retributive, contributive, sanitarie, assicurative e senza la necessaria formazione nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, denunciano la Flai Cgil Campania e Napoli e la Flai Cgil Salerno.

 "L'operazione - commentano Giovanna Basile e Alferio Bottiglieri, alla guida delle due federazioni - è un segnale importante nella lotta al lavoro nero nel settore agroalimentare. Ma per rendere efficace il contrasto a queste pratiche illegali da parte delle aziende nei confronti di lavoratori e lavoratrici, è necessario che queste azioni proseguano, cosi come abbiamo sempre chiesto alle istituzioni competenti". 

"Sono ancora poche - denunciano i due dirigenti sindacali - le aziende sane in Campania, dove vengono applicate tutte le tutele contrattuali e salariali. Fenomeni come quelli del sotto salario e della concorrenza sleale sono, purtroppo, pratiche ancora molto diffuse. Bisogna andare avanti con questo lavoro interforze per tutelare un settore, quello conserviero, che in Campania conta 13mila addetti, di cui 11mila soltanto in provincia di Salerno".