"Una decisione inaccettabile": così Cgil e Fiom al termine dell'incontro al Mise, dopo la decisione aziendale di chiudere lo stabilimento di Ceriano Laghetto (Monza-Brianza). "Dal management - proseguono - nessun rispetto per le nostre richieste, il governo deve intervenire
"Una decisione inaccettabile che contrasteremo in tutte le sedi con azioni legali e sindacali necessarie al ritiro dei licenziamenti e all'apertura di un confronto che garantisca la continuità lavorativa per tutti gli addetti. Senza il ritiro dei licenziamenti la mobilitazione continuerà". Così Silvia Spera (Cgil nazionale) e Michele De Palma (segretario nazionale FiomCgil) al termine del tavolo convocato dal ministero dello Sviluppo economica sulla vertenza della Gianetti Ruote, alla presenza del viceministro Alessandra Todde, le istituzioni locali, l'ad dell'azienda e il fondo Quantum, nel corso del quale l'azienda ha confermato la decisione di non ritirare la procedura di licenziamento collettivo e di chiusura dello stabilimento di Ceriano Laghetto (Monza-Brianza).
Occhiuto (Fiom Cgil Brianza): "Durante il confronto con l'azienda al ministero, abbiamo anche chiesto una soluzione che garantisca la continuità lavorativa di tutti gli addetti"
"Le istituzioni, dal ministero dello Sviluppo economico alle istituzioni locali e regionali, hanno sostenuto la richiesta avanzata dai sindacati", prosegue la Fiom, per la quale invece il management aziendale "non ha avuto alcun rispetto delle richieste avanzate al tavolo, mentre il rappresentante del fondo di investimento Quantum ha aperto al confronto con il governo rispetto alla possibilità di intervento di sostegno del fondo di salvaguardia". Per la Fiom, infine, "è indispensabile che si tenga rapidamente un nuovo incontro per garantire la continuità lavorativa sia per i lavoratori di Ceriano Laghetto sia di Carpenedolo, in provincia di Brescia".