Un minibus è uscito di strada questa mattina a Marina Grande, nelle vicinanze del lido "Le Ondine", sull'isola di Capri. Il mezzo è precipitato nel vuoto per venti metri e si è schiantato in un canale, accanto alla tettoia del lido. L'autista è morto d'infarto e le prime ipotesi parlano di una perdita di controllo del bus in seguito al malore, ma la dinamica è ancora da accertare.

Sono 28 i feriti trasportati al pronto soccorso dell'ospedale dell'isola. Per la maggior parte in modo lieve, 

Uiltrasporti, Filt-Cgil e Uglfna manifestano tutto il loro sgomento per quanto accaduto, l’incidente a Capri rappresenta solo l’ultima tragedia, in ordine temporale, avvenuta su un luogo di lavoro.
I sindacati hanno manifestato in un comunicato congiunto profondo cordoglio per l’immane tragedia avvenuta ed esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore. 
          
Allo stesso modo chiedono a tutte le istituzioni interessate di fare chiarezza sull’incidente e di verificare se tutte le condizioni di sicurezza sono state rispettate per lo svolgimento del servizio tpl, a garanzia del lavoratore e degli utenti.

Quello di oggi è il quarto morto in poche ore. Un operaio a Napoli due giorni fa, poi ieri un lavoratore di soli 22 anni nel trevigiano e un altro a Carrara, dove è in corso oggi lo sciopero generale confederale. I sindacati continuano la mobilitazione per chiedere di fermare la strage.